Infrastrutture e Euromediterraneo: una nuova stagione

Il Convegno si è tenuto Martedì 6 Luglio 2010 alle ore 16:00 presso il Senato della Repubblica – Sala Zuccari presso Palazzo Giustiniani

Atti del convegno | Scarica l’invito

Messaggio di saluto del Ministro degli Affari Esteri, Franco Frattini, in occasione del Convegno “Euromediterraneo e infrastrutture” (Roma, 6 luglio 2010), organizzato dalla Fondazione Necci
Nell’esprimere il mio rammarico per non poter essere personalmente presente, sono particolarmente lieto di rivolgere un messaggio di saluto alla Fondazione Necci, che ha promosso
questo importante evento che affronta lo sviluppo delle infrastrutture, un tema cruciale per la cooperazione euro-mediterranea e strategico per il ruolo dell°Italia nel Mediterraneo. In questa fase storica caratterizzata da un crescente dinamismo economico dei nostri Partner mediterranei della sponda sud rimaniamo, nonostante le attuali difficoltà dell’Unione per il Mediterraneo (UpM), fortemente impegnati nel rilancio delle politiche euro-mediterranee, convinti che il Mediterraneo debba trasformarsi in una regione sempre più coesa ed integrata economicamente, capace di guardare oltre la già prevista creazione di un’area di libero scambio.

La situazione di tensione in Medio Oriente, che condiziona lo sviluppo delle relazioni euro-mediterranee, non ci deve impedire di affrontare le comuni sfide di sviluppo che riguardano i Paesi della regione, valorizzando in primo luogo i positivi segnali di collaborazione a livello sub-regionale, in particolare nel Mediterraneo occidentale con il Dialogo 5+5 e nell’area Adriatico-Ionica. A livello regionale proseguono anche alcune importanti iniziative (progetto di Banca Euro-Mediterranea, iniziativa PMI, Piano Solare Mediterraneo con i collegati progetti Desertec e Transgreen, Inframed, autostrade del mare etc.) che, pur se basate su un approccio volontario di gruppi limitati di Paesi, prevedono in forme diverse il coinvolgimento del mondo imprenditoriale e finanziario e rappresentano in questa fase il segnale di un approccio innovativo in ambito euro mediterraneo che deve essere ulteriormente rafforzato.
La questione infrastrutturale è in questo quadro fondamentale ed è al centro degli sforzi italiani. ll Forum Economico e Finanziario per il Mediterraneo, previsto nuovamente il 12-13 luglio p.v. a Milano dopo il successo del 2009, e la Conferenza di Trieste sullo Spazio Mediterraneo della Mobilità, svoltasi nello scorso febbraio, hanno messo in rilievo una vasta convergenza di vedute tra i Partner mediterranei sulla necessità di iniziative comuni per rafforzare il sistema delle reti energetiche e di trasporto in una regione caratterizzata da gravi carenze infrastrutturali lungo i suoi assi orizzontali e verticali.
Dobbiamo in particolare favorire la nascita di un “anello” mediterraneo delle infrastrutture, collegato alle Reti Transeuropee di trasporto (TEN-T). Da oltre quindici anni la politica delle TEN-T si è sviluppata essenzialmente all°interno dell°Unione Europea, ma siamo ormai consapevoli che essa deve essere estesa oltre i confini dell°Unione, in particolare attraverso la creazione di snodi logistici ferroviari connessi con i porti mediterranei al fine di riequilibrare i flussi di traffico marittimi fra nord e sud Europa e decongestionare le infrastrutture stradali.
In tale quadro appare essenziale lo sviluppo di un forte sistema di porti nel Mediterraneo ed il progetto delle autostrade del mare, uno dei sei macrosettori prioritari individuati dalla Dichiarazione di Parigi istitutiva dell’UpM, riveste particolare rilievo per l’Italia, che è al centro di questo reticolo ed è uno snodo essenziale rispetto ai flussi di traffico commerciale che attraversano il bacino mediterraneo.
Lo sviluppo di un più efficace sistema logistico capace di potenziare le relazioni commerciali tra l”ltalia e i Paesi della sponda sud in una più ampia prospettiva regionale potrà favorire l’ulteriore consolidamento delle nostre posizioni in un’area sempre più attrattiva per il futuro della nostra economia, dove l’Italia è ormai divenuto, tra i Paesi UE, il primo Partner commerciale per i Paesi della sponda meridionale ed orientale del
Mediterraneo, con oltre il 20% dell°interscambio totale.
Formulo pertanto agli organizzatori i miei migliori auguri per un pieno successo del convegno, rinnovando il mio cordiale saluto a tutti i partecipanti.